
Quaderni tecnici di Vivai Rauscedo
Vivai Cooperativi Rauscedo e il settore vivaistico viticolo italiano
L’importanza dei Vivai Cooperativi Rauscedo nel settore vivaistico viticolo si evidenzia con una produzione annuale di barbatelle innestate pari ad oltre 60 milioni di unità. Oggi i 250 soci che compongono la Cooperativa hanno un compito molto importante e difficile: assicurare e rendere disponibile nei 28 Paesi viticoli dove è presente la Cooperativa, un prodotto perfetto sotto il profilo morfologico, genetico e sanitario.
Ai Vivai Cooperativi Rauscedo, sotto il controllo degli organi direttivi della Società, sono coltivati dai soci oltre 1.100 ettari di vivaio e 1.050 a portinnesti: un potenziale enorme che permette, ogni anno, di produrre circa 60 milioni di barbatelle suddivise in più di 4.000 combinazioni. L’estensione dei terreni da vivaio, il clima particolarmente favorevole, la grande professionalità degli associati, consentono di ottenere rese, in barbatelle di 1ª scelta, impensabili altrove, mediamente del 75%, con punte di oltre il 90%. Per raggiungere questi livelli è necessario che tutti i processi biologici, dalla formazione del callo alla radicazione, alla maturazione e lignificazione, si svolgano in condizioni ottimali e diano poi luogo ad una qualità morfologica ineccepibile, come quella dei prodotti VCR (Vivai Cooperativi Rauscedo).
La sperimentazione: la vera forza innovativa
Il segreto del primato dei VCR sta nella ricerca continua di nuove varietà, cloni ed incroci che possano dare risultati sempre migliori per il viticoltore. Tutti i grandi filoni della ricerca vivaistico-viticola sono stati percorsi dai Vivai Cooperativi Rauscedo: dall’uso della micropropagazione e dell’innesto a verde, ai controlli sanitari tramite Elisa test e P.C.R., alla clonazione con pressione selettiva debole alla caratterizzazione enologica dei cloni attraverso la valutazione dei parametri fini. Un decisivo contributo al miglioramento qualitativo viene offerto dai Vivai Cooperativi Rauscedo anche attraverso le 350 microvinificazioni che vengono annualmente effettuate nella cantina Sperimentale: esse consentono una verifica costante delle potenzialità enologiche dei diversi cloni italiani e stranieri oggetto di moltiplicazione; la loro degustazione inoltre è l’occasione per un dialogo proficuo tra enologi, viticoltori e vivaisti nell’interesse di tutta la filiera vitivinicola.
Anche nel campo delle varietà da tavola è stato profuso uno sforzo particolare con la valutazione di novità con seme ed apirene provenienti da Argentina, Moldavia, Ucraina e Grecia ed alcune di queste sono oggi diffuse ed apprezzate nelle aree più meridionali della nostra Penisola e nei Paesi del Mediterraneo.
Oltre a ciò, i Vivai Cooperativi Rauscedo nel 2006 hanno aderito al progetto “Genoma della vite” dell’Istituto di Genomica Applicata di Udine, in qualità di socio finanziatore, ritenendo di fondamentale importanza poter fruire, nel medio-lungo termine, dei risultati di ricerche finalizzate all’ottenimento, attraverso l’ibridazione, di varietà resistenti alle malattie. L’innovazione e la sperimentazione scientifica sono dunque il vero motore della crescita VCR perché consentono ai viticoltori di tutte le aree viticole del mondo di migliorare la qualità dei loro prodotti attraverso l’utilizzo di barbatelle e cloni VCR.
L’importanza delle pubblicazioni: dai cataloghi ai quaderni tecnici VCR
I cataloghi VCR nelle diverse lingue rappresentano dei veri e propri manuali d’uso per il viticoltore. In essi sono evidenziati le varietà, i cloni e i portinnesti utilizzati per la produzione delle relative barbatelle. Nella descrizione delle diverse varietà si è posta la massima attenzione nell’evidenziare le principali caratteristiche delle stesse con particolare riferimento a caratteri ampelografici, alle epoche fenologiche, alle attitudini colturali, alle esigenze in fatto di sistema di allevamento e potatura. Sono stati altresì evidenziati gli aspetti relativi alla sensibilità alle malattie con particolare riferimento alla peronospora, oidio, botrite e ai fitoplasmi (flavescenza dorata e legno nero). Il potenziale enologico per ogni varietà è descritto anche in funzione delle conoscenza acquisite in oltre 40 anni di microvinificazioni effettuate presso il Centro Sperimentale VCR. Per i cloni, pur nella necessaria sintesi sono evidenziate le caratteristiche agronomiche principali degli stessi: vigoria, grappolo, acino, produttività. Di ciascun clone viene evidenziata, inoltre l’analisi sensoriale e il potenziale enologico. I viticoltori di tutto il mondo pertanto, attraverso la consultazione dei cataloghi VCR, redatti nelle diverse lingue possono acquisire un grande bagaglio di informazioni e soprattutto tener presente all’atto della scelta varietale, clonale e dei portinnesti gli aspetti positivi ed anche negativi che ogni entità vegetale presenta. Altro dato importante è quello relativo alla superficie a vite delle varietà descritte nel catalogo dei principali Paesi.
Per molti cloni VCR invece sono state effettuate delle verifiche enologiche supplementari in collaborazione con l’Università di Milano che ne hanno permesso la caratterizzazione enologica attraverso le valutazioni di parametri fini. Ogni clone risulta così definito, non solo nel comportamento agronomico, ma anche nel profilo aromatico e, per i cloni a bacca rossa, polifenolico. Questi lavori di approfondimento sono stati raccolti nei “Quaderni Tecnici VCR” che sono a disposizione dei viticoltori e degli enologi per una scelta più oculata dei cloni in funzione dell’obiettivo enologico predefinito. Grazie a queste ricerche è stato possibile, inoltre, programmare le combinazioni clone/portinnesto in grado di esaltare ancor di più le caratteristiche agronomiche ed enologiche di ogni selezione. Per moltissime varietà, la gamma dei cloni originali “VCR” rappresenta ormai assai fedelmente tutta o quasi la variabilità intravarietale, consentendo di ottimizzare la scelta clonale in funzione dell’obiettivo enologico.
Patricija Muzlovic