
Method of fighting invasive red swap species in FVG
Eradication of the Louisiana Red Swamp and protection of Friuli Venezia Giulia River Shrimp
Il Gambero rosso della Louisiana è una specie che non fa parte del nostro ecosistema. Vi è stata introdotta artificialmente, è invasiva e mette a repentaglio le altre specie presenti nell'ambiente naturale delle acque dolci del Friuli Venezia Giulia, in particolare il gambero nostrano.
Per questo, l'Ente Tutela Pesca (ETP) ha avviato un progetto, sostenuto dal Programma comunitario 'Life', che si propone di limitare i danni provocati alle specie faunistiche autoctone.
"Il bilancio che si può trarre, giunti a questa fase di attuazione del progetto - come ha evidenziato l’assessore all’ambiente e energia del FVG Sara Vito - è positivo, perché ha permesso di mettere sotto controllo questa specie invasiva con azioni concrete, che hanno consentito di contenerne la proliferazione". "Un risultato - ha aggiunto l'assessore - che è stato possibile grazie all'approccio di tipo professionale che l'ETP ha adottato per affrontare il problema e perseguire la tutela delle biodiversità, fruendo altresì della collaborazione del mondo universitario"
Un approccio che ha privilegiato l'utilizzo di fondi europei. Il progetto 'Life Rarity', nell'ambito del quale è stata avviata la lotta a questa specie invasiva e del quale l'ETP è capofila, è infatti realizzato assieme alle Università di Trieste e Firenze, all'Istituto zooprofilattico delle Venezie e all'Istituto di scienze marine di Venezia e vale complessivamente di 2.600.000 euro. Sulla scorta di esperienze positive come questa, anche la direzione centrale Ambiente si è strutturata per poter accedere ai bandi europei, con lo scopo di comporre progetti finalizzati a perseguire politiche locali ambientali efficaci.
Il progetto LIFE RARITY (LIFE/10/NAT/IT/000239) per il contenimento del gambero rosso della Louisiana ed il rafforzamento delle popolazioni native di gamberi di acqua dolce in Friuli Venezia Giulia si è realizzato nel territorio del Friuli Venezia Giulia dal 1 settembre 2011 al 31 dicembre 2014. A seguito dell’approvazione del Regolamento europeo n. 1143 del 22/10/2014 che disciplina la gestione dell’introduzione e diffusione delle specie alloctone invasive – entrato in vigore il 1 gennaio 2015 - questo progetto rappresenta un modello di applicazione e una raccolta di buone pratiche per la gestione di problematiche simili.
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Method of fighting against the invasive red swamp species in FVG
Per sviluppare azioni di qualità, sono state formalizzate due convenzioni, tra la Regione e gli atenei di Trieste e di Udine, per mettere in rete e valorizzare le professionalità importanti esistenti nell'ambito della ricerca del Friuli Venezia Giulia.
Il Progetto dell'ETP per il controllo della specie aliena ha preso l'avvio nel 2011. Dopo il censimento delle zone interessate dalla presenza del Gambero rosso della Louisiana, da San Vito a Sesto al Reghena, a Chions alle foci dello Stella e del Turgnano a Monfalcone, sono state adottate misure di contenimento del crostaceo: dal prelievo massivo, alla diffusione di specie antagoniste come l'anguilla, che si ciba delle sue uova, alla sterilizzazione degli esemplari maschi. Un'azione che ha fornito buoni risultati. Dato che le colonie dell'animale non si sono estese a corsi d'acqua diversi da quelli nei quali ne era stata segnalata la presenza nel 2007.
L'altro versante sul quale l'ETP è intervenuto è quello dell'informazione: l'Ente ha agito sensibilizzando i cittadini sulle problematiche causate. Nel contempo, per mantenere nell'ecosistema la presenza del gambero nostrano, negli allevamenti dell'ETP di San Vito al Tagliamento e Amaro sono stati allevati lo scorso anno 13.000 esemplari di tale specie autoctona, poi liberati nei corsi d'acqua dolce del Friuli Venezia Giulia. E quest'anno ne saranno liberati altri 17.000 esemplari.
Ma com'è arrivato il Gambero rosso della Louisiana nelle nostre acque? Come è stato illustrato dal progetto, probabilmente vi è stato importato con l'intento di allevarlo. È commestibile, con buone caratteristiche organolettiche, e si può acquistare anche nei supermercati tra le specie ittiche alimentari. Ma, secondo gli esperti, occorre prestare attenzione alla provenienza e al consumo delle sue carni, perché esso ama vivere in acque torbide e sui fondali e può trattenere metalli pesanti e alcune tossine. Occorre infine considerare che nel Friuli Venezia Giulia la cattura del Gambero rosso della Louisiana è vietata.
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Red swamp from Lousiana
Il gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii Girard,1852) è una delle specie aliene invasive in assoluto più dannose per l’ambiente e la biodiversità. Importata in Spagna dagli Stati Uniti nel 1972 ha da allora invaso tutta l'Europa. Nel 1989 è stata segnalata in Piemonte e in seguito ha raggiunto la Toscana e moltissime altre regioni italiane.
Rappresenta un serio problema soprattutto per i rischi associati alla:
- diffusione dell'afanomicosi, patologia di cui è portatrice sana, ma che risulta letale per le specie autoctone di gamberi di fiume;
- aggressività, resistenza allo stress, efficienza riproduttiva, che assicurano un netto vantaggio competitivo sulle specie autoctone;
- modificazione dell’ambiente dovuta alle abitudini di scavo che rendono i terreni porosi e permeabili e possono produrre infiltrazioni d’acqua e crolli di arginature (con importanti costi di ripristino);
- potenziale tossicità per la salute umana nel caso sia prelevata in ambienti dove si abbiano fioriture di alghe azzurre fitotossiche.
Il progetto ha creato anche un sito di divulgazione intitolato Gamberi Alieni, dedicato alla segnalazione e all'avvistamento del gambero in zona. Il sito è gestito dal dr. Piero Giulio Giulianini del Dipartimento di Scienze della Vita, dell'Università degli Studi di Trieste.
Inoltre, il sito dell'Università degli studi di Padova, il Corso di laurea magistrale in Scienze forestali e ambientali, propone in archivio del 2015 la tesi dedicata alla "Presenza e caratteristiche delle popolazioni di Procambarus clarkii (Girard, 1852) nella provincia di Vicenza".
Patricija Muzlovic